$("#googleLogin").attr("href", $("#googleLogin").attr("href")+ "&state=" + encodeURIComponent(document.URL.toString())).removeAttr("id"); 2. Ma perchè poi l'uomo dovrebbe privarsi dell'illusione del sepolcro, che sembra trattenerlo sulla soglia dell'oltretomba? Petrarca, a rinsaldare il legame tra presente e passato. Si tratta di un carme composto da 295 endecasillabi sciolti. Share you Knowledge! 213-295 Nella parte del testo tratto da “Dei sepolcri, parte IV, vv. Infatti le Muse siedono a custodia delle tombe, e quando su di esse il tempo col suo corso ineluttabile fa calare la sua ora distruttrice, sorge il canto dei poeti ad eternare le gesta degli eroi con la poesia. Perciò l'autore considera i Sepolcri non come un'epistola in versi, bensì come una forma nuova di poesia lirica, che chiama con un vocabolo classico "Carme". Il Foscolo ha vinto la crisi dell’ Ortis e ha tratto dalle sue esperienze la fede della nobiltà del nostro tormentoso destino. Foscolo oppone alla forza cieca della natura la validità delle " illusioni" , guida e meta della civiltà, del cammino faticoso nel quale l'uomo si … Una celeste dote esiste negli uomini per mezzo della quale si genera tra i vivi ed i morti una corrispondenza di amorosi sensi; per mezzo di questa dote noi viviamo con il morto ed il morto con noi, se le sue ossa siano state accolte pietosamente dalla terra nativa, e un sasso coservi il suo nome. E Giove fece sacra la sua tomba. Dal 2000 ad oggi, Dalla storia della scienza al romanzo storico - Riflessioni sull'approccio narrativo di Iain Pears. Da un punto di vista materialistico e laico, essi sono inutili, e certamente non riportano in vita chi muore. I Sepolcri fondano, dunque, una nuova religione, tutta laica e terrena, del vivere, che se si oppone alla trascendenza cattolica, inconcepibile per il Foscolo, s'oppone anche al credo razionalistico, esaltando il sentimento e l'eroismo Dei sepolcri, Foscolo: riassunto e analisi dello scritto Analizziamo insieme Dei sepolcri di Ugo Foscolo: ecco riassunto e analisi del testo. I sepolcri 1. E Giove fece sacra la sua tomba. 213-295 Categoria: Ugo Foscolo Foscolo, Ugo - Dei sepolcri, parte IV, vv. Qui Cassandra, figlia di Priamo, insegnava ai giovinetti il lamento funebre e prediceva le sventure della patria. Qui Cassandra, figlia di Priamo, insegnava ai giovinetti il lamento funebre e prediceva le sventure della patria. DEI SEPOLCRI COMMENTO L’altro editto era stato emanato da Maria Teresa d’Austria e prevedeva che al di fuori delle mura cittadine fossero recintati luoghi adibiti a cimitero con fosse dove mettere i corpi indifferentemente e con calce viva che bruciasse la carne insieme alla terra. Inutili sono le tombe dove domina la viltá, dove dorme ogni furore di gesta eroiche; è il caso degli ambienti altolocati della Repubblica cisalpina. … 213-295 Quivi veniva a meditare l'Alfieri; e da quei marmi traeva l'unico conforto e la sola speranza di riscatto per la patria. Infatti sugli estinti non sorge un fiore quando non sia espressione della stima e del rimpianto affettuoso degli uomini. Le tombe dei grandi comunicano ai virtuosi il loro esempio. Il poeta invece è costretto ad andar ramingo per altri luoghi; ma le Muse gli concederanno almeno di rendere eterni col canto gli eroi. Dei Sepolcri di Ugo Foscolo: significato, struttura, analisi Letteratura italiana — Significato, struttura e analisi Dei Sepolcri di Ugo Foscolo, carme di 295 endecasillabi sciolti, in forma epistolare e pubblicato nel 1807, in cui si tratta il tema dell'utilità delle sepolture… Video appunto: Foscolo, Ugo - I Sepolcri (2) I Sepolcri Foscolo scrisse questo componimento, un testo argomentativi formato da 295 endecasillabi sciolti, tra il marzo e il maggio del 1806. Dei sepolcri è l'opera di Ugo Foscolo più compatta e conclusa. 8 Ti proponiamo qui di seguito un brano tratto dal Dialogo sopra la nobiltà di Giuseppe Parini, poeta citato da Foscolo sia nei Sepolcri sia nell’ Ortis . Ugo Foscolo. Seconda parte Dei Sepolcri A dimostrare la varietà storica degli usi, Foscolo contrappone due modelli: da un lato il modello cattolico medievale, che presenta la morte in modo angoscioso; dall'altro il rituale sereno delle civiltà classiche. Il carme delle illusioni, come i Sepolcri sono stati definiti, trova ora il suo centro ideale nel valore e nell’esempio delle tombe dei grandi; III parte, vv. $("#fbLogin").attr("href", $("#fbLogin").attr("href") + "&state=" + encodeURIComponent(document.URL.toString())); Intorno a quella tomba si raccolsero i sepolcri dei grandi troiani. DEI SEPOLCRI: TEMI PARTE PRIMA (VV. Ma l'unità dipende anche da una fitta trama di corrispondenze, di analogie, di rimandi interni :le apostrofi a Pindemonte e i riferimenti autobiografici collocati in punti cardinali del discorso ;le immagini di fiori, di piante "amiche" cresciute dalla pietà verso i defunti. Il presente lavoro vuole effettuare una esposizione ed un confronto tra le posizioni assunte da Alberto Asor Rosa, Romano Luperini e Vitilio Masiello, nel corso del dibattito critico che ebbe luogo tra gli anni Sessanta e Settanta in relazione alla produzione letteraria di Giovanni Verga in generale, ed al romanzo I Malavoglia in particolare. Quarta parte Dei Sepolcri La parte conclusiva presenta ancora un esempio del mondo classico: secondo una leggenda, il mare stesso avrebbe deposto sulla tomba del valoroso Ajace le armi di Achille che Ulisse aveva ottenuto in eredità con l'inganno, spingendo Ajace al suicidio. Varie le fonti, moderne e classiche ,di cui si osservi la presenza sul piano espressivo.Più incisiva appare l'incidenza dei classici antichi, sia quando si tratta di espressioni inventate dal poeta(forza operosa che affatica le cose di moto in moto), sia quando si tratta di moduli latini("odorata arbore amica " con sostantivo usato al femminile ).In generale, alla lezione di Omero, Foscolo unisce quella dei lirici greci e di Pindaro , che gli offrono l'esempio più alto di una poesia capace di esprimere temi attuali con forme "mirabili"; di rischiarare il presente alla luce del mito; di suscitare entusiasmo producendo la sensazione del sublime mediante passaggi rapidi ed improvvisi(transizioni). Solo per chi non lascia sulla terra un ricordo affettuoso di sè il sepolcro è privo di senso, né alcun messaggio ideale proviene dalla tomba ai viventi. Del resto il culto dei morti non fu sempre così orrido come nei riti propri delle età più oscure, riti torbidi e che incutevano terrore. Quivi veniva a meditare l'Alfieri; e da quei marmi traeva l'unico conforto e la sola speranza di riscatto per la patria. Oppure utilizza il tuo account Parte 2 da Paolo Cavallo | 1 La parte centrale del carme è dedicata all’analisi del valore della tomba per i vivi. Chi muore e non potrà più assistere all'armonioso spettacolo della vita, non vive forse ancora grazie ai pietosi riti nella mente dei suoi presso la tomba ? Pietosa follia, che porta le giovinette inglesi a piangere la madre defunta, e pregare per il ritorno del comandante Nelson. Gli amici ponevano una fiaccola sul sasso tombale per illuminare la notte dell'aldilà, e facevan crescere fiori d'intorno. L’orizzonte del sonetto è largo, come quello dei Sepolcri, ma nei Sepolcri le tenebre sono rotte da una luce ferma: una favilla rapita al sole ne illumina la sotterranea notte. Eppure nuove usanze vorrebbero contendere ai morti la memoria del nome, e togliere ai superstiti l'illusione del sepolcro. Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale. Ma perchè poi l'uomo dovrebbe privarsi dell'illusione del sepolcro, che sembra trattenerlo sulla soglia dell'oltretomba? Nei Sepolcri il discorso è sviluppato non per concetti ma attraverso quadri, collegati con passaggi audaci, inattesi e difficili.Queste "transizioni "sono formate spesso da tenuissime modificazioni di lingua e da particelle che acquistano senso e vita diversa secondo gli accidenti, il tempo e il luogo in cui sono collocate. PARAFRASI Foscolo, Ugo - Dei sepolcri, parte IV, vv. Foscolo, Ugo - Dei Sepolcri (2) Appunto di italiano che fornisce, brevemente, un'analisi strofa per strofa della poesia di Ugo Foscolo, Dei Sepolcri. Del resto il culto dei morti non fu sempre così orrido come nei riti propri delle età più oscure, riti torbidi e che incutevano terrore. Per inquadrare la portata ed il significato di questo dibattito, il... Da più di 15 anni selezioniamo e pubblichiamo Tesi di laurea per evidenziare il merito dei nostri Autori e dar loro visibilità. Ancor oggi nella Troade disabitata risplende eternamente agli occhi dei viaggiatori un luogo , eterno in virtù della ninfa Elettra, a cui fu sposo Giove, e che diede a Giove il figlio Dardano, fondatore di Troia, dal quale discesero Priamo coi suoi cinquanta figli e l'impero romano;questo luogo appunto è rimasto eterno per il canto di un poeta. 1-22 I riti funebri e il pietoso affetto dei viventi non possono modificare la condizione negativa del defunto; quando si è privati della bellezza della natura, delle speranze del futuro e degli Pietosa follia, che porta le giovinette inglesi a piangere la madre defunta, e pregare per il ritorno del comandante Nelson. o, Consultabile gratuitamente in formato PDF, La critica letteraria a “I Malavoglia” di Giovanni Verga: confronto tra Alberto Asor Rosa, Romano Luperini, Vitilio Masiello, Presenze e immagini dell'Islam nella Commedia di Dante, Note sulla cinematografia dantesca. Tesionline è il più grande database delle Tesi di laurea e dei laureati italiani. Un giorno un cieco mendico sarebbe entrato brancolando tra quelle antichissime ombre, abbracciando i sepolcri ed interrogando le urne. Un Nume parla davvero tra quelle mura, quello stesso Nume che suscitò in Maratona l'ira e il valore dei Greci contro gli invasori persiani, e dimorò poi eterno in quei luoghi. UGO FOSCOLO : DEI SEPOLCRI 1 PARTE Nei Sepolcri la concezione materialistica e pessimistica dell'universo espressa nell'Ortis viene ribadita. I SEPOLCRI PREMESSA La composizione Dei Sepolcri avviene tra l’estate e l’autunno del 1806. i tempi precisi della sua creazioni non ci sono noti con sicurezza, ma possiamo dire con sicurezza che l’opera, nel gennaio 1807 era già Ed un poeta come il Parini giace privo di tomba in una fossa comune. Dal giorno stesso in cui le istituzioni della famiglia (nozze) e della giustizia(tribunali) e della religione permisero agli uomini , che fino allora erano vissuti allo stato ferino, di aver compassione e rispetto di se stessi e degli altri, i vivi sottraevano all'aria dissolvitrice e alle fiere , seppellendoli, i miseri resti che la Natura destina con trasformazioni ad altre forme di vita.Le tombe erano testimonianze delle imprese gloriose degli avi e oggetto di culto, come gli altari , per i figli; e da esse si ottenevano le risposte degli spiriti degli antenati, divenuti Lari(geni tutelari della casa), quando li consultavano per decisioni importanti, e il giuramento fatto sulle ceneri degli antenati fu rispettato come una cosa sacra, per il timore di incorrere nell'ira degli dei: religione o culto dei morti, questo, che le virtù dei padri e l'affetto verso i congiunti tramandarono, attraverso i secoli, con molte forme. (per esempio, il Ma ai versi 23-114-137; il Pur al verso 51; l'E ai versi 199-226-235).Questo non nuoce , comunque all'inità del componimento. Parte 2. da Paolo Cavallo | 1. Prof Enza Grasso 2. 213-295 Appunto di letteratura contenente le informazioni principali dell’analisi del testo tratto da “Dei sepolcri, parte IV, vv. Contatta la redazione a 1-90) RIFERIMENTO AL MATERIALISMO ILLUMINISTA SEPOLCRO = STRUMENTO PER MANTENERE UN IDEALE RAPPORTO CON I DEFUNTI CRITICA DELL’EDITTO DI SAINT PERIODO DI COMPOSIZIONE:1812-13 3 INNI CHE CELEBRANO LA CIVILTÀ DELLA GRECIA CLASSICA, IL RINASCIMENTO ITALIANO, L’EQUILIBRIO E L’ARMONIA. A dimostrare la varietà storica degli usi, Foscolo contrappone due modelli: da un lato il modello cattolico medievale, che presenta la morte in modo angoscioso; dall'altro il rituale sereno delle civiltà classiche. Seconda parte del Carme dei Sepolcri, vv. contengono l’excursus sul culto dei sepolcri presso vari popoli ed in varie età, congiungono la prima alla seconda parte e comprendono degli elementi di riferimento al valore domestico come a … Ancor oggi nella Troade disabitata risplende eternamente agli occhi dei viaggiatori un luogo , eterno in virtù della ninfa Elettra, a cui fu sposo Giove, e che diede a Giove il figlio Dardano, fondatore di Troia, dal quale discesero Priamo coi suoi cinquanta figli e l'impero romano;questo luogo appunto è rimasto eterno per il canto di un poeta. Infatti sugli estinti non sorge un fiore quando non sia espressione della stima e del rimpianto affettuoso degli uomini. Dal giorno stesso in cui le istituzioni della famiglia (nozze) e della giustizia(tribunali) e della religione permisero agli uomini , che fino allora erano vissuti allo stato ferino, di aver compassione e rispetto di se stessi e degli altri, i vivi sottraevano all'aria dissolvitrice e alle fiere , seppellendoli, i miseri resti che la Natura destina con trasformazioni ad altre forme di vita.Le tombe erano testimonianze delle imprese gloriose degli avi e oggetto di culto, come gli altari , per i figli; e da esse si ottenevano le risposte degli spiriti degli antenati, divenuti Lari(geni tutelari della casa), quando li consultavano per decisioni importanti, e il giuramento fatto sulle ceneri degli antenati fu rispettato come una cosa sacra, per il timore di incorrere nell'ira degli dei: religione o culto dei morti, questo, che le virtù dei padri e l'affetto verso i congiunti tramandarono, attraverso i secoli, con molte forme. Felice il Pindemonte che nella sua giovinezza veleggiò per quei mari e udì le spiagge risuonare di antiche gesta e la marea mugghiare portando fino alle spiagge del promontorio Reteo le armi di Achille sopra il sepolcro di Aiace: agli uomini di animo nobile la morte è giusta dispensatrice di gloria; infatti nè l'astuzia e nè il favore degli altri re greci conservarono ad Ulisse le ardue spoglie, poichè alla nave di Ulisse le strappò l'onda marina, suscitata e agitata dagli dei degli inferi. Da quel tempio infatti gli italiani avrebbero tratto gli auspici per il loro riscatto. Quando il poeta visitò in S.Croce le tombe degli italiani più grandi (Machiavelli, Michelangelo, Galileo), disse "Beata Firenze per le felici aure pregne di vita, per la lingua che dette a Dante e al Petrarca; ma più beata perché serba raccolte in un unico tempio le uniche glorie italiche superstiti". Quando il sole non risplenderà più davanti al poeta e quando non potrà più udire i versi del suo amico Pindemonte e nè lo spirito vitale della poesia potrà parlare al suo cuore ,quale sollievo sarà una pietra che distingua le sue dalle infinite altre ossa disseminate per terra e per mare dalla morte? Ma l'unità dipende anche da una fitta trama di corrispondenze, di analogie, di rimandi interni :le apostrofi a Pindemonte e i riferimenti autobiografici collocati in punti cardinali del discorso ;le immagini di fiori, di piante "amiche" cresciute dalla pietà verso i defunti. 151-195 Varie le fonti, moderne e classiche ,di cui si osservi la presenza sul piano espressivo.Più incisiva appare l'incidenza dei classici antichi, sia quando si tratta di espressioni inventate dal poeta(forza operosa che affatica le cose di moto in moto), sia quando si tratta di moduli latini("odorata arbore amica " con sostantivo usato al femminile ).In generale, alla lezione di Omero, Foscolo unisce quella dei lirici greci e di Pindaro , che gli offrono l'esempio più alto di una poesia capace di esprimere temi attuali con forme "mirabili"; di rischiarare il presente alla luce del mito; di suscitare entusiasmo producendo la sensazione del sublime mediante passaggi rapidi ed improvvisi(transizioni). Invano Talia, la Musa della poesia satirica, tenta di custodire le sue ossa, invano invoca dalla squallida notte le sue rugiade sulla tomba del Parini. Tale unità è affidata ad un disegno visibile di espansione progressiva del tema, secondo linee che procedono dal presente al passato, dalla storia al mito, dalla dimensione "privata" del sepolcro a orizzonti più larghi,nazionali e universalmente umani. Perciò l'autore considera i Sepolcri non come un'epistola in versi, bensì come una forma nuova di poesia lirica, che chiama con un vocabolo classico "Carme". Pagine [2], 29, [3]. Intorno a quella tomba si raccolsero i sepolcri dei grandi troiani. Il navigante che veleggiò nella notte lungo le coste greche vedeva rinnovarsi nelle tenebre l'antica battaglia, e le immagini dei guerrieri greci risorgere fremendo dalle tombe. 2. nella seconda parte si discute riguardo i culti dei morti e il senso della civiltà: è innanzi tutto stabilito un nesso inscindibile tra civiltà e cura dei morti. Quali analogie e quali differenze trovi rispetto alla parte conclusiva dei Sepolcri di Foscolo? else Gli amici ponevano una fiaccola sul sasso tombale per illuminare la notte dell'aldilà, e facevan crescere fiori d'intorno. Felice il Pindemonte che nella sua giovinezza veleggiò per quei mari e udì le spiagge risuonare di antiche gesta e la marea mugghiare portando fino alle spiagge del promontorio Reteo le armi di Achille sopra il sepolcro di Aiace: agli uomini di animo nobile la morte è giusta dispensatrice di gloria; infatti nè l'astuzia e nè il favore degli altri re greci conservarono ad Ulisse le ardue spoglie, poichè alla nave di Ulisse le strappò l'onda marina, suscitata e agitata dagli dei degli inferi. Carme. $("#fbLogin").attr("href", $("#fbLogin").attr("href") + "&state=" + encodeURIComponent(document.querySelector("link[rel='canonical']").href)); Da quel tempio infatti gli italiani avrebbero tratto gli auspici per il loro riscatto. Quando il poeta visitò in S.Croce le tombe degli italiani più grandi (Machiavelli, Michelangelo, Galileo), disse "Beata Firenze per le felici aure pregne di vita, per la lingua che dette a Dante e al Petrarca; ma più beata perché serba raccolte in un unico tempio le uniche glorie italiche superstiti". Dei Sepolcri di Ugo Foscolo: significato, struttura, analisi Letteratura italiana — Significato, struttura e analisi Dei Sepolcri di Ugo Foscolo, carme di 295 endecasillabi sciolti, in forma epistolare e pubblicato nel 1807, in cui si tratta il tema dell'utilità delle sepolture… } Quando la ninfa Elettra, amata da Giove, udì la voce della Parca, chiese all'amato che rimanesse immortale almeno la sua fama. { Ne i sepolcri a quali aspetti della vita, che l'uomo perde morendo, fa accenno il poeta nella prima parte della composizione? Dei Sepolcri di Ugo Foscolo: significato, struttura, analisi Letteratura italiana — Significato, struttura e analisi Dei Sepolcri di Ugo Foscolo, carme di 295 endecasillabi sciolti, in forma epistolare e pubblicato nel 1807, in cui si tratta il tema dell'utilità delle sepolture… DEI SEPOLCRI Breve riassunto dei vv. (per esempio, il Ma ai versi 23-114-137; il Pur al verso 51; l'E ai versi 199-226-235).Questo non nuoce , comunque all'inità del componimento. Un giorno un cieco mendico sarebbe entrato brancolando tra quelle antichissime ombre, abbracciando i sepolcri ed interrogando le urne. Il sito raccoglie e pubblica gratuitamente tesi di laurea, dottorato e master. La parte centrale del carme è dedicata all’analisi del valore della tomba per i vivi. Pagine [2], 29, [3]. } Prima parte Dei Sepolcri La prima parte affronta il tema dell'utilità delle tombe e dei riti dedicati ai morti. Registrati al sito per restare aggiornato sulle ultime pubblicazioni e sui nostri servizi. Persino l'ultima dea, la Speranza, abbandona i sepolcri; e il tempo tutto travolge nella sua notte, non soltanto gli uomini e le loro tombe ma i resti stessi della terra e del cielo. 1 Foscolo e I Sepolcri Nel 1806, in occasione dell’estensione all’Italia dell’editto di Saint-Cloud (emanato nel 1804 a Parigi), che perseguiva l’uguaglianza sociale e la tutela della salute dei cittadini tramite l’imposizione di lapidi tutte Ma dovunque sorgano degli animi generosi le tombe dei grandi incitano a nobili imprese. Invano Talia, la Musa della poesia satirica, tenta di custodire le sue ossa, invano invoca dalla squallida notte le sue rugiade sulla tomba del Parini. Il navigante che veleggiò nella notte lungo le coste greche vedeva rinnovarsi nelle tenebre l'antica battaglia, e le immagini dei guerrieri greci risorgere fremendo dalle tombe. Un Nume parla davvero tra quelle mura, quello stesso Nume che suscitò in Maratona l'ira e il valore dei Greci contro gli invasori persiani, e dimorò poi eterno in quei luoghi. { PROCEDIMENTO PER TRANSIZIONI Tale unità è affidata ad un disegno visibile di espansione progressiva del tema, secondo linee che procedono dal presente al passato, dalla storia al mito, dalla dimensione "privata" del sepolcro a orizzonti più larghi,nazionali e universalmente umani. Infatti le Muse siedono a custodia delle tombe, e quando su di esse il tempo col suo corso ineluttabile fa calare la sua ora distruttrice, sorge il canto dei poeti ad eternare le gesta degli eroi con la poesia. Luigi Gaudio 3,053 views 50:26 Mix Play all Mix - Luigi Gaudio YouTube Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia - … Persino l'ultima dea, la Speranza, abbandona i sepolcri; e il tempo tutto travolge nella sua notte, non soltanto gli uomini e le loro tombe ma i resti stessi della terra e del cielo. Questi versi sono stati scritti in pochi mesi tra l'estate e l'autunno del 1806 ed in seguito pubblicati nel 1807 mentre il poeta era ospite dell'amata contessa Marzia Martinengo Provaglio presso Palazzo Martinengo nel centro di Brescia. dalle 9:00 alle 13:00. Foscolo, Ugo - Dei sepolcri, parte IV, vv. Quando il sole non risplenderà più davanti al poeta e quando non potrà più udire i versi del suo amico Pindemonte e nè lo spirito vitale della poesia potrà parlare al suo cuore ,quale sollievo sarà una pietra che distingua le sue dalle infinite altre ossa disseminate per terra e per mare dalla morte? : In-4 (mm 318x225). Il poeta invece è costretto ad andar ramingo per altri luoghi; ma le Muse gli concederanno almeno di rendere eterni col canto gli eroi. Chi muore e non potrà più assistere all'armonioso spettacolo della vita, non vive forse ancora grazie ai pietosi riti nella mente dei suoi presso la tomba ? Dei Sepolcri. Sintesi del carme “Dei sepolcri” (1807) di Ugo Foscolo. Appunto di letteratura contenente le informazioni principali dell’analisi del testo tratto da “Dei sepolcri, parte IV, vv. Troia sarebbe caduta ma quelle tombe sarebbero rimaste tra le macerie a testimoniare la virtù e l'eroismo dei vinti. Le idee attraverso la poesia si devono dipingere come immagini nell'animo dell'uomo attraverso la sua capacità di sentire e vedere tramite le sensazioni. Solo per chi non lascia sulla terra un ricordo affettuoso di sè il sepolcro è privo di senso, né alcun messaggio ideale proviene dalla tomba ai viventi. 3. 213-295“ Categoria: Ugo Foscolo

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