Davanti al presepe, la mente va volentieri a quando si era bambini e con impazienza si aspettava il tempo per iniziare a costruirlo. Alla scuola di San Francesco, apriamo il cuore a questa grazia semplice, lasciamo che dallo stupore nasca una preghiera umile: il nostro “grazie” a Dio che ha voluto condividere con noi tutto per non lasciarci mai soli. «Prende il titolo da un libro che ho ricevuto in regalo sempre da quel ragazzo. Il nuovo album, La geografia del buio, esce il 29 gennaio e, spiega Michele, «parte dalla mia storia che diventa la storia di tutti quanti». Che sorpresa vedere Dio che assume i nostri stessi comportamenti: dorme, prende il latte dalla mamma, piange e gioca come tutti i bambini! 1. Michele Bravi è un fiume in piena. Le Fonti Francescane raccontano nei particolari cosa avvenne a Greccio. E così, implicitamente, è un appello a seguirlo sulla via dell’umiltà, della povertà, della spogliazione, che dalla mangiatoia di Betlemme conduce alla Croce. In modo particolare, fin dall’origine francescana il presepe è un invito a “sentire”, a “toccare” la povertà che il Figlio di Dio ha scelto per sé nella sua Incarnazione. E scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui. Naturalmente, i Vangeli rimangono sempre la fonte che permette di conoscere e meditare quell’Avvenimento; tuttavia, la sua rappresentazione nel presepe aiuta ad immaginare le scene, stimola gli affetti, invita a sentirsi coinvolti nella storia della salvezza, contemporanei dell’evento che è vivo e attuale nei più diversi contesti storici e culturali. C’era luce da tutte le parti: le sembro di stare in una lampadina. Anche questi regali hanno un significato allegorico: l’oro onora la regalità di Gesù; l’incenso la sua divinità; la mirra la sua santa umanità che conoscerà la morte e la sepoltura. Davanti a Lui comprendono che Dio, come regola con sovrana sapienza il corso degli astri, così guida il corso della storia, abbassando i potenti ed esaltando gli umili. Ci rechiamo con la mente a Greccio, nella Valle Reatina, dove San Francesco si fermò venendo probabilmente da Roma, dove il 29 novembre 1223 aveva ricevuto dal Papa Onorio III la conferma della sua Regola. San Francesco, con la semplicità di quel segno, realizzò una grande opera di evangelizzazione. È stato espulso dall’Aula del Consiglio Regionale della Lombardia dopo essersi polemicamente inginocchiato davanti al governatore Attilio Fontana: è il consigliere di +Europa, Michele Usuelli. Da dove vengo? E una volta passato il pericolo, riporterà la famiglia a Nazareth, dove sarà il primo educatore di Gesù fanciullo e adolescente. L’origine del presepe trova riscontro anzitutto in alcuni dettagli evangelici della nascita di Gesù a Betlemme. La terza (o quarta, o quinta) vita di Michele Bravi è iniziata tragicamente da quel terribile incidente del novembre 2018, in cui una donna ha perso la vita e lui si è assunto la responsabilità patteggiando 18 mesi di pena (sospesa). E poi Maria De Filippi, con cui ha parlato a lungo prima di esibirsi sul palco di Amici. Il potenziale idrico, in agronomia e pedologia, è un parametro differenziale che misura l'energia potenziale che ha l'acqua presente nel suolo, in riferimento alle condizioni dell'acqua libera.Questo parametro è impiegato per quantificare il lavoro che le piante devono spendere per l'assorbimento radicale ed è di basilare importanza nei calcoli relativi all'irrigazione. Con La geografia del buio, Michele vuole anche contribuire ad abbattere lo stigma intorno alla salute mentale. Anzitutto, quelle di mendicanti e di gente che non conosce altra abbondanza se non quella del cuore. Questo scenario dice che Gesù è la novità in mezzo a un mondo vecchio, ed è venuto a guarire e ricostruire, a riportare la nostra vita e il mondo al loro splendore originario. attenzione! Perché sono nato in questo tempo? È così che nasce la nostra tradizione: tutti attorno alla grotta e ricolmi di gioia, senza più alcuna distanza tra l’evento che si compie e quanti diventano partecipi del mistero. In quella circostanza, a Greccio, non c’erano statuine: il presepe fu realizzato e vissuto da quanti erano presenti.[2]. «MANTIENI IL BACIO» I Magi insegnano che si può partire da molto lontano per raggiungere Cristo. Quanta emozione dovrebbe accompagnarci mentre collochiamo nel presepe le montagne, i ruscelli, le pecore e i pastori! Cari fratelli e sorelle, il presepe fa parte del dolce ed esigente processo di trasmissione della fede. Parità di genere in ogni progetto: le nuove linee guida del Recovery Plan, Michele Bravi: «La geografia del buio, un disco sul dolore e sull'amore», Il mondiale di Sofia Goggia: lontana, ma sempre presente, Abbonati e regala Vanity Fair! Non è importante come si allestisce il presepe, può essere sempre uguale o modificarsi ogni anno; ciò che conta, è che esso parli alla nostra vita. A Dio che ci viene incontro nel Bambino Gesù, i pastori rispondono mettendosi in cammino verso di Lui, per un incontro di amore e di grato stupore. un bellissimo video interpretato da Michele Bravi e Francesco Centorame, l’attore di SKAM Italia. «La vita infatti si manifestò» (1 Gv 1,2): così l’apostolo Giovanni riassume il mistero dell’Incarnazione. 7. «La musica serve a decifrare il dolore, non a guarirlo», spiega, «Il dolore si cura in uno studio medico, con la terapia». Mentre contempliamo la scena del Natale, siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. Sbagliatissimo. I poveri e i semplici nel presepe ricordano che Dio si fa uomo per quelli che più sentono il bisogno del suo amore e chiedono la sua vicinanza. Márquez, a un certo punto, scrive: “Non erano più a sette passi di distanza ma erano in due giorni diversi”. La voce a tratti trema, emozionata, ma lui lo dà a vedere. San Giuseppe svolge un ruolo molto importante nella vita di Gesù e di Maria. Perché amo? Pensiamo a quante volte la notte circonda la nostra vita. Nei nostri presepi siamo soliti mettere tante statuine simboliche. Lui è il custode che non si stanca mai di proteggere la sua famiglia. 3. È un appello a incontrarlo e servirlo con misericordia nei fratelli e nelle sorelle più bisognosi (cfr Mt 25,31-46). E va benissimo così. «Il dolore va mostrato, va posizionato in mezzo alla stanza», fa sapere, «bisogna puntarci una luce sopra, e se lo fai quel mostro che ti portavi a spasso diventa qualcosa che devi affrontare. Accanto a Maria, in atteggiamento di proteggere il Bambino e la sua mamma, c’è San Giuseppe. Greccio diventa un rifugio per l’anima che si nasconde sulla roccia per lasciarsi avvolgere nel silenzio. E Fiorello, che in un vocale gli ha detto: «Ora torna a cantare, e a vivere». Mi è stato chiesto due anni fa, sul letto di casa mia, sopra le coperte, di usare la musica per mettere in pratica quello stesso dono che avevo ricevuto: condividere il dolore. «ATTRAVERSARE IL DOLORE» Il modo di agire di Dio quasi tramortisce, perché sembra impossibile che Egli rinunci alla sua gloria per farsi uomo come noi. Fine della corsa, ora si scende. Mi piace ora passare in rassegna i vari segni del presepe per cogliere il senso che portano in sé. Nasce, infatti, da una promessa. E a sentire che in questo sta la felicità. 5. E qui Michele vuole dire grazie: «Il mio dolore ho potuto decifrarlo quando un’altra persona, che è la persona a cui ho dedicato questo album, ha condiviso il suo dolore con il mio. Lui, il Creatore dell’universo, si abbassa alla nostra piccolezza. La geografia del buio è un disco che non è uno stato, ma è una storia e racconta come si convive con il buio». E certamente, tornati nel loro Paese, avranno raccontato questo incontro sorprendente con il Messia, inaugurando il viaggio del Vangelo tra le genti. Ma la distanza può essere colmata. Ma è anche il capolinea per il PD e quella compagine chiamata LeU, nonché gli altri bonsai di centro e di sinistra. In Gesù, il Padre ci ha dato un fratello che viene a cercarci quando siamo disorientati e perdiamo la direzione; un amico fedele che ci sta sempre vicino; ci ha dato il suo Figlio che ci perdona e ci risolleva dal peccato. Questi ricordi ci inducono a prendere sempre nuovamente coscienza del grande dono che ci è stato fatto trasmettendoci la fede; e al tempo stesso ci fanno sentire il dovere e la gioia di partecipare ai figli e ai nipoti la stessa esperienza. La politica è … Non è solo per fedeltà ai racconti evangelici che lo facciamo così, ma anche per il significato che possiede. Con quel “sì” Maria diventava madre del Figlio di Dio senza perdere, anzi consacrando grazie a Lui la sua verginità. Ebbene, anche in quei momenti, Dio non ci lascia soli, ma si fa presente per rispondere alle domande decisive che riguardano il senso della nostra esistenza: chi sono io? Il 25 dicembre giunsero a Greccio molti frati da varie parti e arrivarono anche uomini e donne dai casolari della zona, portando fiori e fiaccole per illuminare quella santa notte. E ancora: «Quando ricordo il mio primo bacio, ricordo anche una voce insistente nella mia mente che sussurrava “forse stai facendo la cosa sbagliata, forse non è giusto”. Dark Side, come tutti gli album dei Pink Floyd, si regge su un delicatissimo equilibrio. Intrattenimento, informazione, dibattito.Sempre con te. È un insegnamento molto bello che ci proviene nella semplicità della descrizione. A partire dall’infanzia e poi in ogni età della vita, ci educa a contemplare Gesù, a sentire l’amore di Dio per noi, a sentire e credere che Dio è con noi e noi siamo con Lui, tutti figli e fratelli grazie a quel Bambino Figlio di Dio e della Vergine Maria. In genere è raffigurato con il bastone in mano, e a volte anche mentre regge una lampada. Si impara da bambini: quando papà e mamma, insieme ai nonni, trasmettono questa gioiosa abitudine, che racchiude in sé una ricca spiritualità popolare. «Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere» (Lc 2,15): così dicono i pastori dopo l’annuncio fatto dagli angeli. La canzone centrale è Mantieni il bacio, che è anche un bellissimo video interpretato da Michele Bravi e Francesco Centorame, l’attore di SKAM Italia. Dal presepe emerge chiaro il messaggio che non possiamo lasciarci illudere dalla ricchezza e da tante proposte effimere di felicità. E proprio per questo non può ridursi a semplice gestione dell’esistente, ma è e deve diventare, progetto, tensione, sogno e profezia. Qualcuno ha condiviso il suo dolore con il mio e attraverso questo gesto potentissimo ho decifrato il mio percorso. Maria è una mamma che contempla il suo bambino e lo mostra a quanti vengono a visitarlo. Guarda in alto la nostra video intervista, Mydrama: «Ringrazio la sofferenza che mi ha resa quella che sono», Venerus: «Fare un disco è una pozione magica», Lorenzo Rossi: «Il primo incontro con mio padre Vasco a 14 anni», Michele Bravi: «Mantieni il bacio, la mia canzone d'amore più forte», Jovanotti, ospite delle #VFQuarantineStories, Francesco Gabbani ospite delle #VFQuarantineStories. A 5 anni scalava già con i suoi genitori raggiungendo i 3000 metri. Mi sono sentito davvero accolto da persone che non avevano interesse a prendere nulla da me, ma solo per la voglia di vedermi risplendere nel mio buio»). Osservando la stella, quei saggi e ricchi signori dell’Oriente si erano messi in cammino verso Betlemme per conoscere Gesù, e offrirgli in dono oro, incenso e mirra. Come sempre, Dio sconcerta, è imprevedibile, continuamente fuori dai nostri schemi. Spesso i bambini – ma anche gli adulti! È un appello a incontrarlo e servirlo con misericordia nei fratelli e nelle sorelle più bisognosi (cfr Mt 25,31-46). A questo punto se lo desideri puoi dissotterrare i bulbi e riporli in luogo fresco, buio ed asciutto fino all’autunno; questa pratica è particolarmente utile se coltivi i giacinti in vaso; se invece li coltivi in piena terra in giardino puoi lasciarli a dimora per l’inselvatichimento. È proprio questo incontro tra Dio e i suoi figli, grazie a Gesù, a dar vita alla nostra religione, a costituire la sua singolare bellezza, che traspare in modo particolare nel presepe. Ora so che l’amore non è un atto privato, chi ama deve poter condividere, l’amore è un atto pubblico». Io, all’inizio, pensavo che l’amore fosse solo un fatto privato. Storie. Poi la luce si spense e penso di essere nella cabina di un aeroplano, buio di dentro e notte di fuori. Nascendo nel presepe, Dio stesso inizia l’unica vera rivoluzione che dà speranza e dignità ai diseredati, agli emarginati: la rivoluzione dell’amore, la rivoluzione della tenerezza. Perché morirò? Anche loro stanno vicine a Gesù Bambino a pieno titolo, senza che nessuno possa sfrattarle o allontanarle da una culla talmente improvvisata che i poveri attorno ad essa non stonano affatto. Le sue parole: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38), sono per tutti noi la testimonianza di come abbandonarsi nella fede alla volontà di Dio. 9. 2.700.000 euro I.V. Il male, nella sua opposizione al bene, è ciò che è dannoso, inopportuno, contrario alla giustizia, alla morale o all'onestà, ovvero ciò che è considerato in qualche modo indesiderabile.. A questa concezione di male in senso corporeo o psichico, si associano in filosofia almeno un significato metafisico e un altro morale di diverso spessore teorico. «DIARIO DI UN DOLORE» DEL SANTO PADRE FRANCESCO SUL SIGNIFICATO E IL VALORE DEL PRESEPE. Eppure, questa immaginazione intende esprimere che in questo nuovo mondo inaugurato da Gesù c’è spazio per tutto ciò che è umano e per ogni creatura. Per dare una risposta a questi interrogativi Dio si è fatto uomo. Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia. «L’anno scorso durante l’estate mi ero imbattuto in un libro del 1961», rivela il cantante, «Diario di un dolore, in cui Clive Staples Lewis riflette sulla perdita della moglie Joy e scrive “l’afflizione non è uno stato bensì un processo, non ne serve una mappa ma ne serve una storia”. Nel suo caso l’ha raccontato più volte, la cura dopo l’incidente è stato il metodo EMDR: «Con la terapia ho dato una casa a quel dolore. In occasione dell'uscita di «Pretty Face», il suo ultimo singolo, Boss Doms sceglie di posare nudo per dire ... in cui una donna ha perso la vita e lui si è assunto la responsabilità patteggiando 18 mesi di pena (sospesa). «L’AMORE VA CONDIVISO» Milano n. 00834980153 società con socio unico, Music Dunque il presepe, mentre ci mostra Dio così come è entrato nel mondo, ci provoca a pensare alla nostra vita inserita in quella di Dio; invita a diventare suoi discepoli se si vuole raggiungere il senso ultimo della vita. Dal presepe, Gesù proclama, con mite potenza, l’appello alla condivisione con gli ultimi quale strada verso un mondo più umano e fraterno, dove nessuno sia escluso ed emarginato. Quando parlo di questo album inizio parlando di dolore, ma forse è il disco d’amore più grande che abbia mai interpretato. Le 10 canzoni de La geografia del buio sono così una grande riflessione sul dolore. Dopo il suo viaggio in Terra Santa, quelle grotte gli ricordavano in modo particolare il paesaggio di Betlemme. Da quel presepe del Natale 1223, «ciascuno se ne tornò a casa sua pieno di ineffabile gioia».[3]. [1] Appena l’ebbe ascoltato, il fedele amico andò subito ad approntare sul luogo designato tutto il necessario, secondo il desiderio del Santo. Il fieno diventa il primo giaciglio per Colui che si rivelerà come «il pane disceso dal cielo» (Gv 6,41). Vediamo in lei la Madre di Dio che non tiene il suo Figlio solo per sé, ma a tutti chiede di obbedire alla sua parola e metterla in pratica (cfr Gv 2,5). Sono i più umili e i più poveri che sanno accogliere l’avvenimento dell’Incarnazione. Poi il sacerdote, sulla mangiatoia, celebrò solennemente l’Eucaristia, mostrando il legame tra l’Incarnazione del Figlio di Dio e l’Eucaristia. In questo modo ricordiamo, come avevano preannunciato i profeti, che tutto il creato partecipa alla festa della venuta del Messia. Gli angeli e la stella cometa sono il segno che noi pure siamo chiamati a metterci in cammino per raggiungere la grotta e adorare il Signore. Quando ho incontrato il mio dolore ho ricevuto anche il sostegno della comunità LGBT+ e ho apprezzato la libertà con cui loro vivono l’amore. Non si lasciano scandalizzare dalla povertà dell’ambiente; non esitano a mettersi in ginocchio e ad adorarlo. Una parola meritano anche i paesaggi che fanno parte del presepe e che spesso rappresentano le rovine di case e palazzi antichi, che in alcuni casi sostituiscono la grotta di Betlemme e diventano l’abitazione della Santa Famiglia. All’annuncio dell’angelo che le chiedeva di diventare la madre di Dio, Maria rispose con obbedienza piena e totale. Davanti al Re Bambino li pervade una gioia grande. Quindici giorni prima di Natale, Francesco chiamò un uomo del posto, di nome Giovanni, e lo pregò di aiutarlo nell’attuare un desiderio: «Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello». La gente accorsa manifestò una gioia indicibile, mai assaporata prima, davanti alla scena del Natale. Sono uomini ricchi, stranieri sapienti, assetati d’infinito, che partono per un lungo e pericoloso viaggio che li porta fino a Betlemme (cfr Mt 2,1-12). «Il dolore è il suono delle mosche sulle macerie», canta Michele, in un duetto costante tra voce, suono del pianoforte e silenzio. In primo luogo, rappresentiamo il contesto del cielo stellato nel buio e nel silenzio della notte. 6. La nascita di un bambino suscita gioia e stupore, perché pone dinanzi al grande mistero della vita. A poco più di 20 apriva nuove inesplorate vie nelle Dolomiti (“casa mia”, dice, lui che è … Il libro è L’amore ai tempi del colera, che io non avevo mai letto. 10. Ognuno di noi si fa portatore della Bella Notizia presso quanti incontra, testimoniando la gioia di aver incontrato Gesù e il suo amore con concrete azioni di misericordia. Ed è possibile che il Poverello fosse rimasto colpito, a Roma, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dai mosaici con la rappresentazione della nascita di Gesù, proprio accanto al luogo dove si conservavano, secondo un’antica tradizione, le tavole della mangiatoia. contatta la tua biblioteca prima di raggiungerla, per verificare le modalita' di consegna. Quando accade un trauma, una ferita, dopo ogni giorno ti chiedi “perché è successo?”, “qual è il significato? Ma veniamo subito all’origine del presepe come noi lo intendiamo. Perché soffro? A differenza di tanta gente intenta a fare mille altre cose, i pastori diventano i primi testimoni dell’essenziale, cioè della salvezza che viene donata. The Dark Side Of The Moon è un concept album sul percorso psicofisico, a livello personale e nella società, che può condurre al crollo mentale di una persona.. Inizio e fine dell’album sono nascita e morte, al suono del ticchettio umano più primordiale e stupefacente che esista: il battito del cuore.. Poco alla volta il presepe ci conduce alla grotta, dove troviamo le statuine di Maria e di Giuseppe. E così, implicitamente, è un appello a seguirlo sulla via dell’umiltà, della povertà, della spogliazione, che dalla mangiatoia di Betlemme conduce alla Croce. La sua statuetta fa pensare al grande mistero che ha coinvolto questa ragazza quando Dio ha bussato alla porta del suo cuore immacolato. LA CONCORRENZA ALZA IL RITMO Non è finita qui… Perchè le altre, invece, alzano il ritmo.Dopo un avvio di stagione buio con la sconfitta nel derby di campionato e l’eliminazione dal Continente, l’Inter si sta ritrovando.La squadra di Conte sta bene e la vittoria sulla Juventus è … maggiori informazioni sui contatti della biblioteca: le biblioteche di fondazione per leggere Il dono della vita, già misterioso ogni volta per noi, ci affascina ancora di più vedendo che Colui che è nato da Maria è la fonte e il sostegno di ogni vita. Quelle rovine sono soprattutto il segno visibile dell’umanità decaduta, di tutto ciò che va in rovina, che è corrotto e intristito. 189,4). Dovunque e in qualsiasi forma, il presepe racconta l’amore di Dio, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino ad ogni essere umano, in qualunque condizione si trovi. 8. Lo spiega in un altro brano, A sette passi di distanza. Michele Bravi è un fiume in piena. Perché il presepe suscita tanto stupore e ci commuove? Il suo insegnamento è penetrato nel cuore dei cristiani e permane fino ai nostri giorni come una genuina forma per riproporre la bellezza della nostra fede con semplicità. E dopo due anni questo disco è il modo con cui ho mantenuto quella promessa». Dopo, silenzio e buio. Quando si avvicina la festa dell’Epifania, si collocano nel presepe le tre statuine dei Re Magi. Ho dato un disegno a quel labirinto». Tra i suoi angeli anche l’amica Chiara Galiazzo, con cui ha cantato per la prima volta dopo il lungo silenzio, Fedez e Chiara Ferragni («Mi hanno invitato a Los Angeles. Il presepe ci fa vedere, ci fa toccare questo evento unico e straordinario che ha cambiato il corso della storia, e a partire dal quale anche si ordina la numerazione degli anni, prima e dopo la nascita di Cristo. Anzitutto perché manifesta la tenerezza di Dio. Oggi mi piace pensare che poter raccontare il mio amore, e dire che in Mantieni il bacio quel bacio l’ho dedicato a un ragazzo possa permettere a qualcuno di dare il primo bacio senza sentire quella voce». ©: Edizioni Condé Nast s.p.a. - Piazza Cadorna 5 - 20123 Milano cap.soc. Il cuore del presepe comincia a palpitare quando, a Natale, vi deponiamo la statuina di Gesù Bambino. [1] Tommaso da Celano, Vita Prima, 84: Fonti francescane (FF), n. 468. «Sempre grazie a questa persona ho imparato quanto sia importante la libertà di amare. E se la musica che salva è la prima bugia, la seconda falsa credenza è che il dolore bisogna soffocarlo, nasconderlo. La sua vicinanza porta luce dove c’è il buio e rischiara quanti attraversano le tenebre della sofferenza (cfr Lc 1,79). Mi auguro che questa pratica non venga mai meno; anzi, spero che, là dove fosse caduta in disuso, possa essere riscoperta e rivitalizzata. – amano aggiungere al presepe altre statuine che sembrano non avere alcuna relazione con i racconti evangelici. Edizione digitale inclusa. E poi di aver aspettato un anno in più, a causa dell’emergenza in cui ci ha fatto piombare la pandemia. Dal pastore al fabbro, dal fornaio ai musicisti, dalle donne che portano le brocche d’acqua ai bambini che giocano…: tutto ciò rappresenta la santità quotidiana, la gioia di fare in modo straordinario le cose di tutti i giorni, quando Gesù condivide con noi la sua vita divina. Scritto e registrato nel salotto di casa, tante collaborazioni (da Federica Abbate a Cheope), voce e piano. Quando Dio lo avvertirà della minaccia di Erode, non esiterà a mettersi in viaggio ed emigrare in Egitto (cfr Mt 2,13-15). Il presepe, infatti, è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura. 2. Il primo biografo di San Francesco, Tommaso da Celano, ricorda che quella notte, alla scena semplice e toccante s’aggiunse anche il dono di una visione meravigliosa: uno dei presenti vide giacere nella mangiatoia Gesù Bambino stesso. Il palazzo di Erode è sullo sfondo, chiuso, sordo all’annuncio di gioia. La forza propulsiva sta nella condivisione di quel dolore». Dato a Greccio, nel Santuario del Presepe, 1° dicembre 2019, settimo del pontificato. Gesù, «mite e umile di cuore» (Mt 11,29), è nato povero, ha condotto una vita semplice per insegnarci a cogliere l’essenziale e vivere di esso. Vedendo brillare gli occhi dei giovani sposi davanti al loro figlio appena nato, comprendiamo i sentimenti di Maria e Giuseppe che guardando il bambino Gesù percepivano la presenza di Dio nella loro vita. «A SETTE PASSI DI DISTANZA» D’altronde, il luogo stesso dove si realizzò il primo presepe esprime e suscita questi sentimenti. Un disco che non giudica il dolore, ma ne traccia un sentiero, che attraversa il dolore e trova un modo per convivere». Perché la musica non salva da niente, però aiuta a disegnare un labirinto: «Non è un disco che spiega come uscire dal buio», precisa Michele, «né come ritrovare la luce, ma come con quel buio si convive. Dio si presenta così, in un bambino, per farsi accogliere tra le nostre braccia. Due uomini che si amano. Con questa Lettera vorrei sostenere la bella tradizione delle nostre famiglie, che nei giorni precedenti il Natale preparano il presepe. Entrando in questo mondo, il Figlio di Dio trova posto dove gli animali vanno a mangiare. La voce a tratti trema, emozionata, ma lui lo dà a vedere. Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia. Oggi quel ragazzo a cui Michele deve tanto non è più al suo fianco, vive dall’altra parte del mondo. Arrivato Francesco, trovò la greppia con il fieno, il bue e l’asinello. Giuseppe portava nel cuore il grande mistero che avvolgeva Gesù e Maria sua sposa, e da uomo giusto si è sempre affidato alla volontà di Dio e l’ha messa in pratica. Comporre il presepe nelle nostre case ci aiuta a rivivere la storia che si è vissuta a Betlemme. Sembra impossibile, eppure è così: in Gesù Dio è stato bambino e in questa condizione ha voluto rivelare la grandezza del suo amore, che si manifesta in un sorriso e nel tendere le sue mani verso chiunque. Gesù viene deposto in una mangiatoia, che in latino si dice praesepium, da cui presepe. «Il disco non è mai perfetto perché la voce a volte si rompe», spiega. In realtà, il presepe contiene diversi misteri della vita di Gesù e li fa sentire vicini alla nostra vita quotidiana. Volevo dimostrare che la parità fosse nel non dire, nel non spiegare, tenevo la mia sessualità al di fuori perché pensavo “siamo uguali, perché parlarne?” Ma non è così, c’è ancora tanto bisogno di condividere. Il ritorno del cantante, vincitore nel 2013 di X Factor e quarto a Sanremo 2017 con la bellissima Il diario degli errori, è solo di chi sa di aver vissuto e attraversato tante vite. Ma le cose iniziano a cambiare quando scopri che il dolore non ha un senso. Io con questo disco voglio rompere il fuso orario e la distanza geografica e riportarmi a sette passi di distanza da quella persona». Una simbologia che già Sant’Agostino, insieme ad altri Padri, aveva colto quando scriveva: «Adagiato in una mangiatoia, divenne nostro cibo» (Serm. Queste rovine sembra che si ispirino alla Legenda Aurea del domenicano Jacopo da Varazze (secolo XIII), dove si legge di una credenza pagana secondo cui il tempio della Pace a Roma sarebbe crollato quando una Vergine avesse partorito. E fece per afferrare la lucciola. I poveri, anzi, sono i privilegiati di questo mistero e, spesso, coloro che maggiormente riescono a riconoscere la presenza di Dio in mezzo a noi. 4. L’Evangelista Luca dice semplicemente che Maria «diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio» (2,7). Come pure la consuetudine di allestirlo nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, nelle piazze... È davvero un esercizio di fantasia creativa, che impiega i materiali più disparati per dare vita a piccoli capolavori di bellezza.

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