Dal punto di vista industriale, il taglio di testa è, con la cucitura, il lato più importante di un libro in quanto determina il registro frontale della macchina da stampa. Con l'apparire delle università, la cultura del manoscritto dell'epoca portò ad un aumento della richiesta di libri e si sviluppò quindi un nuovo sistema per la loro copiatura. Sovente riporta un motto. La storia del libro continua a svilupparsi con la graduale transizione dal rotolo al codex, spostandosi dal Vicino Oriente del II-II millennio a.C. al primo periodo bizantino, durante il IV e V secolo d.C., quando la diffusione del cristianesimo e del monachesimo cambiò in maniera fondamentale il corso della storia libraria. I monaci irlandesi introdussero la spaziatura tra le parole nel VII secolo. Il codice si originò dalle tavolette di legno che gli antichi per secoli avevano usato per scrivere annotazioni. [24], Prima dell'invenzione e della diffusione del torchio tipografico, quasi tutti i libri venivano copiati a mano, il che li rendeva costosi e relativamente rari. Ipsius vultus prima tabella gerit.», «Quanto è piccola la pergamena che raccoglie tutto Virgilio! La "prima di copertina" o "copertina anteriore" o "piatto superiore" è la prima faccia della copertina di un libro. [40], Un libro spesso è arricchito di figure. Gli inchiostri neri utilizzati erano a base di nerofumo e gomma arabica. All 129,864,880 of you. In questi ultimi casi, si parla di "taglio colore", nel passato usati per distinguere i libri religiosi o di valore dalla restante produzione editoriale, utilizzando una spugna imbevuta di inchiostri all'anilina (anni 70-80 del XX secolo). Servivano da materiale normale di scrittura nelle scuole, in contabilità, e per prendere appunti. [23] La Regola di San Benedetto (Cap. L'oggetto libro subì nel corso del tempo notevoli cambiamenti dal punto di vista materiale e strutturale. Il sistema venne gestito da corporazioni laiche di cartolai, che produssero sia materiale religioso che profano. Nata con funzioni prettamente pratiche quali la protezione del blocco delle carte e il permetterne la consultabilità, la coperta assume nel tempo funzioni e significati diversi, non ultimo quello estetico e rappresentativo. Un libro è un insieme di fogli, stampati oppure manoscritti, delle stesse dimensioni, rilegati insieme in un certo ordine e racchiusi da una copertina.. Il libro è il veicolo più diffuso del sapere. Sono tutti di pergamena, edizioni eleganti, scritti in elaborata calligrafia su sottili fogli di pergamena. Il formato di codex si stabilì nel mondo romano nella tarda antichità, ma il rotolo persistette molto più a lungo in Asia. Il termine "tascabile" riferito al libro rappresenta un concetto commerciale e identifica libri economici stampati in sedicesimo, la cui diffusione, a partire dall'ultimo Ottocento (ma soprattutto nella seconda metà del XX secolo), ha permesso un notevole calo dei prezzi. Ma bisogna aspettare la seconda metà del XV secolo per incontrare il processo di stampa tradizionalmente attribuito ad un'invenzione del tedesco Gutenberg. Ha di solito la funzione di reclamizzare il libro, per cui riporta i dati essenziali dell'opera ed è sempre a colori ed illustrata. [14] Questo cambiamento avvenne comunque molto gradualmente nel corso dei secoli III e IV, e le ragioni per l'adozione del modello di codice sono molteplici: il formato è più economico, in quanto entrambi i lati del materiale di scrittura possono essere utilizzati, ed è portatile, ricercabile, e facile da nascondere. Modernamente la brossura è un sistema di legatura in cui i fascicoli o segnature vengono fresate dal lato del dorso e i fogli sciolti vengono incollati a una striscia di tela o plastica sempre al dorso (cosiddetta "brossura fresata"). Nel XIX secolo la coperta acquista una prevalente funzione promozionale. [9] L'etimologia della parola codex (blocco di legno) fa presupporre che potesse derivare dallo sviluppo delle tavolette di cera. Nei libri in brossura e negli opuscoli i risguardi solitamente mancano, ma è spesso presente una singola carta di guardia in principio e in fine. L'innovazione fu poi adottata anche nei Paesi neolatini (come l'Italia), anche se non divenne comune prima del XII secolo. Lo studio di queste iscrizioni è conosciuto come epigrafia. Questo metodo ebbe origine in Cina, durante la Dinastia Han (prima del 220 a.C.), per stampare su tessili e successivamente su carta, e fu largamente usato in tutta l'Asia orientale. Bienvenue sur la page Boursorama, portail d'informations économiques et financières. A tutt'oggi sono stati rinvenuti 1.330 frammenti di scritti letterari e scientifici greci, databili al primo e secondo secolo; sono tutti su rotolo, eccetto poco meno di venti, appena l'1,5%, su codici. Nel tempo, furono anche disponibili modelli di lusso fatti con tavolette di avorio invece che di legno. [13] Dal greco deriva anche la parola tomo (τόμος), che in origine significava una fetta o un pezzo, e gradualmente cominciò a indicare "un rotolo di papiro". Ce n'è una, che porta il titolo "Le Metamorphoses di Ovidio su Membranae" e dice: «OVIDI METAMORPHOSIS IN MEMBRANIS. Biblioteca personale All the Free Porn you want is here! Ciò diede alla scrittura un colore nero brunastro, ma nero o marrone non erano gli unici colori utilizzati. Le macchine da stampa a vapore diventarono popolari nel XIX secolo. In xilografia, un'immagine a bassorilievo di una pagina intera veniva intagliata su tavolette di legno, inchiostrata e usata per stampare le copie di quella pagina. In quest'ultimo caso si parla di brossura e l'unghiatura è assente. Un libro è un insieme di fogli, stampati oppure manoscritti, delle stesse dimensioni, rilegati insieme in un certo ordine e racchiusi da una copertina.[1]. I libri con copertina cartonata in genere sono rivestiti da una "sovraccoperta". Ai romani va il merito di aver compiuto questo passo essenziale, e devono averlo fatto alcuni decenni prima della fine del I secolo d.C., dato che da allora, come ci dimostrano i distici di Marziale, divennero disponibili a Roma le edizioni di autori comuni in formato codex, sebbene ancora una novità. Assente nel libro antico. I tre margini esterni del libro, cioè la superficie presentata dai fogli in un volume chiuso, si chiamano "tagli". L'inventore cinese Bi Sheng realizzò caratteri mobili di terracotta verso il 1045, ma non esistono esempi sopravvissuti della sua stampa. Nei libri moderni il formato è dato dall'altezza in centimetri, misurata al frontespizio, entro un minimo e un massimo convenzionalmente stabilito.[36]. The Bodleian Libraries at the University of Oxford is the largest university library system in the United Kingdom. Le "carte di guardia", o risguardi, o sguardie, sono le carte di apertura e chiusura del libro vero e proprio, che collegano materialmente il corpo del libro alla coperta o legatura. Secondo Erodoto (Storie 5:58), i Fenici portarono in Grecia la scrittura ed il papiro verso il X secolo o il IX secolo a.C. La parola greca per papiro come materiale di scrittura (biblion) e libro (biblos) proviene dal porto fenicio di Biblo, da dove si esportava il papiro verso la Grecia. Aunque este proyecto es todavía pequeño, probablemente tendrá un rápido crecimiento. In breve, anche in Egitto, la fonte mondiale del papiro, il codice di pergamena occupava una notevole quota di mercato. L'usanza di legare insieme diverse tavolette di cera (romano pugillares) è un possibile precursore dei libri moderni (cioè il codex, codice). [11] I fogli di papiro venivano incollati insieme a formare un rotolo (scrollo). In russo ed in serbo, altra lingua slava, le parole "букварь" (bukvar') e "буквар" (bukvar), si riferiscono rispettivamente ai libri di testo scolastici che assistono gli alunni di scuola elementare a imparare le tecniche della lettura e scrittura. Avevano il vantaggio di essere riutilizzabili: la cera poteva essere fusa e riformare una "pagina bianca". Esistono testi scritti in rosso o addirittura in oro, e diversi colori venivano utilizzati per le miniature. Un codice (in uso moderno) è il primo deposito di informazioni che la gente riconosce come "libro": fogli di dimensioni uniformi legati in qualche modo lungo uno dei bordi, e in genere tenuti tra due copertine realizzate in un materiale più robusto. Il rotolo continuò ad esser usato per documenti e simili, scritture della sorta che vengono ordinate in schedari o archivi, ma il codex ebbe supremazia nella letteratura, studi scientifici, manuali tecnici, e così via, scritture della sorta che vengono poste in biblioteche. La prima menzione scritta del codice come forma di libro è fatta da Marziale (vedi sotto), nel suo Apophoreta CLXXXIV alla fine del suo secolo, dove ne loda la compattezza. Il papiro divenne difficile da reperire a causa della mancanza di contatti con l'Antico Egitto e la pergamena, che per secoli era stata tenuta in secondo piano, divenne il materiale di scrittura principale. Da notare la libreria (capsa), il leggio ed il testo scritto senza spazi in capitale rustica. Dall'invenzione nel 1456 della stampa a caratteri mobili di Gutenberg, per più di quattro secoli l'unico vero medium di massa è stata la «parola stampata».[7][8]. I primi riferimenti ai codici si ritrovano su Marziale, in alcuni epigrammi, come quello del Libro XIII pubblicato nell'anno 85/86 d.C.: «Omnis in hoc gracili Xeniorum turba libello / Constabit nummis quattuor empta libri. L'ebraismo ha mantenuto in vita l'arte dello scriba fino ad oggi. Fu un cambiamento che influì profondamente su tutti coloro che avevano a che fare coi libri, dal lettore casuale al bibliotecario professionale. Lo scriba ebraico (sofer) è altamente rispettato nell'ambito della comunità ebraica osservante. Se esse fanno parte integrante del testo sono chiamate illustrazioni. We would like to show you a description here but the site won’t allow us. Dal II secolo a.C. compare un nuovo tipo di supporto scrittorio: la pergamena. Il rotolo comunque aveva ancora parecchi secoli davanti a sé, ma solo per documenti; quello che la gente leggeva per piacere, edificazione o istruzione era praticamente tutto su codici. At least until Sunday.», The Law of Cybercrimes and Their Investigations, Paccagnella, L. 2010, Sociologia della Comunicazione, Bologna, Il Mulino, p. 84. Nel Medioevo si fanno strada alcune innovazioni: nuovi inchiostri ferro gallici e, a partire dalla metà del XIII secolo, la carta. La stampa è una delle prime e più importanti forme di produzione in serie. I monaci o altri che le scrivevano, venivano pagati profumatamente.[15]. / Quattuor est nimium? Secondo la tradizione ebraica, il rotolo della Torah posto nella sinagoga deve esser scritto a mano su pergamena e quindi un libro stampato non è permesso, sebbene la congregazione possa usare libri di preghiere stampati e copie della Bibbia ebraica possano esser utilizzate per studio fuori della sinagoga. Poiché Roma era il centro del commercio librario di libri in latino, si può certamente concludere che la produzione di tali edizioni si originasse da questa città. Se invece sono fuori testo, cioè vengono stampate a parte e sono unite al libro in un secondo tempo, vengono chiamate tavole. La più antica copertina illustrata oggi conosciuta ricoprì le Consequentiae di Strodus, libretto stampato a Venezia da Bernardo da Lovere nel 1484. Verso il 300 d.C. la percentuale si alza fino al 50% - una parità col rotolo che si riflette in certe rappresentazioni che mostrano un uomo che tiene in mano un rotolo vicino ad un altro che tiene un codice. Che fossero fatti di papiro, pergamena o carta, i rotoli furono la forma libraria dominante della cultura ellenistica, romana, cinese ed ebraica. Titoli di compilazioni celebri, il Codice teodosiano promulgato nel 438, ed il Codice giustinianeo promulgato nel 529, indicano che gli imperatori li facevano scrivere su codici, sicuramente di pergamena dato che erano più duraturi e più capienti e inoltre di ottima qualità, dato che erano prodotti sotto l'egida dell'imperatore. Quando i greci ed i romani disponevano solo del rotolo per scrivere libri, si preferiva usare il papiro piuttosto che la pergamena. [37] Usata raramente fino a tutto il Settecento (quando solitamente l'editore vendeva i libri slegati o applicava una semplice copertina di protezione, che veniva poi gettata dal legatore) divenne molto popolare a partire dai primi anni dell'Ottocento, forse su impulso degli stampatori Brasseur di Parigi.[38]. L'apertura delle pagine, specialmente nelle edizioni in brossura, era di solito lasciata al lettore fino agli anni sessanta del XX secolo, mentre ora le segnature vengono rifilate direttamente dalla tipografia. Tuttavia aveva il vantaggio di una maggiore resistenza e la possibilità di essere prodotto senza le limitazioni geografiche imposte dal clima caldo per la crescita del papiro. I ritrovamenti egiziani ci permettono di tracciare il graduale rimpiazzo del rotolo da parte del codice. Wikilibros (es.wikibooks.org) es un proyecto de Wikimedia para crear de forma colaborativa libros de texto, tutoriales, manuales de aprendizaje y otros tipos similares de libros que no son de ficción. Nel libro moderno i nervi sono di norma finti, apposti per imitare l'estetica del libro antico e conferire importanza al libro. Generalmente vengono utilizzate per una succinta introduzione al testo e per notizie biografiche essenziali sull'autore. Il "dorso" o "costa" o "costola" del libro è la parte della copertina che copre e protegge le pieghe dei fascicoli, visibile quando il volume è posto di taglio (ad esempio su una scaffalatura). A metà del XX secolo, la produzione libraria europea era salita a oltre 200.000 titoli all'anno. Dal II secolo d.C. in poi comincia a diffondersi una nuova forma di libro, il codex o codice sia in papiro che in pergamena. La vecchia forma libraria a rotolo scompare in ambito librario. [3] Con la diffusione delle tecnologie digitali e di Internet, ai libri stampati si è affiancato l'uso dei libri elettronici, o e-book.[4]. Non ne scegliemmo alcuno, ma ne raccogliemmo altri otto per i quali gli diedi 100 dracme in conto.[19]». I fogli così formati erano incollati gli uni agli altri lateralmente, formando una lunga striscia che poteva avere alle estremità due bastoncini (umbilici) sui quali veniva arrotolata. LibriVox About. Sopravvive ancor oggi, soprattutto con la dicitura Finito di stampare. [15][19], I codici più antichi che sono sopravvissuti fuori dall'Egitto risalgono al quarto e quinto secolo d.C. e sono pochi - diversi per la Bibbia, alcuni di Virgilio, uno di Omero e poco altro. I libri furono divisi in fogli non legati (pecia), che furono distribuiti a differenti copisti; di conseguenza la velocità di produzione libraria aumentò notevolmente. I tagli possono essere al naturale, decorati o colorati in vario modo. Nel XVII secolo cede la parte decorativa all'antiporta e vi compaiono le indicazioni di carattere pubblicitario riferite all'editore, un tempo riservate al colophon. La pergamena usata doveva certo essere di bassa qualità, con pelli così spesse da far piegare le ginocchia agli allievi che le trasportavano. A volte la pergamena era tutta di colore viola e il testo vi era scritto in oro o argento (per esempio, il Codex Argenteus). La caduta dell'Impero romano nel V secolo d.C., vide il declino della cultura della Roma antica. ULPGC, Muestra documental sobre Natalia Sosa Ayala, en el Día de las Letras Canarias 2021, La Biblioteca de la ULPGC, la más eficiente de las bibliotecas universitarias españolas en el ranking SECABA 2019, Actilengua: nuevo blog para la docencia de la lengua española, 'Las bibliotecas en tiempos de crisis': VII edición de 'Compartiendo experiencias', Nueva máquina de corte en el MakerSpace de la Biblioteca Universitaria, La Biblioteca Universitaria amplía el plazo de préstamo semanal de ordenadores portátiles, Escáner 3D, disponible en el Makerspace de la Biblioteca Universitaria, Seminario web 'Acompañar la adolescencia trans*', Presentación de los resultados del proyecto 'Adolescencias trans*: historias y acompañamiento', Proyectos Arduino, ahora en el MakerSpace de la Biblioteca Universitaria. Questi libri furono chiamati libri catenati. Nel terzo secolo la percentuale aumenta dall'1,5% a circa il 17%; chiaramente il codex stava ottenendo successo. Potrai pagarli due, e Trifone il libraio ci farà il suo guadagno comunque.». Il peso era però un altro fattore d'importanza, per le attività fuori di classe: servivano per le lotte tra studenti e i libri venivano usati al posto dei sassi.[15][20][21]. [6] In maniera analoga, la parola latina codex/codice, col significato di libro nel senso moderno (rilegato e con pagine separate), originalmente significava "blocco di legno". Le "alette" o "bandelle" (comunemente dette "risvolti di copertina") sono le piegature interne della copertina o della sovraccoperta (vedi infra). L'uso moderno differisce da questa spiegazione. Poteva essere decorata con impressioni a secco o dorature. Il numero totale di codici sopravvissuti correntemente ammontano a più di cento; almeno 16 di questi sono di pergamena, quindi il 16%. L'"ex libris" è un foglietto che veniva (e talvolta viene ancora) incollato all'interno della copertina di un libro per indicarne, con uno stemma araldico o un'immagine simbolica, il proprietario. L'uso degli eBook al posto dei libri stampati si è tuttavia diffuso solo all'inizio del XXI secolo.[35]. Il cartonato si diffonde nel XIX secolo, preferito per economicità, robustezza e resa del colore. «Un uomo nato nel 1453, l'anno della caduta di Costantinopoli, poteva guardarsi indietro dal suo cinquantesimo anno di una vita in cui circa otto milioni di libri erano stati stampati, forse più di tutto quello che gli scribi d'Europa avevano prodotto dal momento che Costantino aveva fondato la sua città nel 330 d.C.[32]». [29] Con questo sistema di lettura controllata, "un autore poteva produrre una dozzina o più copie di una data lettura e, con due o più letture, più di cento copie di un singolo libro potevano essere facilmente prodotte."[30]. Le macchine tipografiche monotipo e linotipo furono introdotte verso la fine del XIX secolo. Dall'altro lato, basandoci sulle annotazioni di Libanio, intellettuale del IV secolo che nelle sue molteplici attività faceva anche l'insegnante di legge, si apprende che i libri di testo dei suoi studenti erano codici di pergamena. Nel V secolo, Isidoro di Siviglia spiegò l'allora corrente relazione tra codex, libro e rotolo nella sua opera Etymologiae (VI.13): "Un codex è composto da molti libri; un libro è composto da uno scrollo. Nel terzo secolo, quando tali codici divennero alquanto diffusi, quelli di pergamena iniziarono ad essere popolari. I nervi possono essere lasciati a vista (e messi in evidenza attraverso la "staffilatura"), oppure nascosti in modo da ottenere un dorso liscio. Di norma, riporta le indicazioni di titolo e autore. [28] Nelle prime biblioteche pubbliche i libri venivano spesso incatenati ad una libreria o scrivania per impedirne il furto. Questo metodo (chiamato "intaglio" quando lo si usa in arte) arrivò in Europa agli inizi del XIV secolo fu adoperato per produrre libri, carte da gioco e illustrazioni religiose. «After we exclude serials, we can finally count all the books in the world. [10], Il papiro, fatto di materiale spesso simile alla carta che si ottiene tessendo insieme gli steli della pianta di papiro, poi battendolo con un attrezzo simile al martello, veniva utilizzato in Egitto per scrivere, forse già durante la Prima dinastia, anche se la prima prova proviene dai libri contabili del re Neferirkara Kakai della V dinastia egizia (circa 2400 a.C.). La parola italiana libro deriva dal latino liber. La loro utilità pratica è evidente in libri cartonati, o rilegati in tela, pelle o pergamena, dove aiutano a tenere unita la coperta rigida al blocco del libro. Se ne deduce che le prime scritture delle lingue indoeuropee possano esser state intagliate su legno di faggio. Le trasformazioni del libro e dell'editoria, Pearson, 2013. Viene chiamato codex per metafora di un tronco (codex) d'albero o di vite, come se fosse un ceppo di legno, poiché contiene una moltitudine di libri, come se fossero rami." [22] Successivamente, anche Benedetto da Norcia, nella sua Regula Monachorum (completata verso la metà del VI secolo) promosse la lettura. Gli antichi Egizi erano soliti scrivere sul papiro, una pianta coltivata lungo il fiume Nilo. I primi libri stampati, i singoli fogli e le immagini che furono creati prima del 1501 in Europa, sono noti come incunaboli. Haec tibi, multiplici quae structa est massa tabella, / Carmina Nasonis quinque decemque gerit.», «LE METAMORFOSI DI OVIDIO SU pergamena. [15], Il mondo islamico medievale utilizzò anche un metodo di riproduzione di copie affidabili in grandi quantità noto come "lettura di controllo", in contrasto con il metodo tradizionale dello scriba che, da solo, produceva una copia unica di un manoscritto unico. Gli autori cristiani potrebbero anche aver voluto distinguere i loro scritti dai testi pagani scritti su rotoli. Download or watch thousands of high quality xXx videos for free. Il termine tecnico per questo tipo di scrittura, con un andamento che ricorda quello de solchi tracciati dall'aratro in un campo, è "bustrofedica". In origine nei manoscritti era costituito dalla firma (o subscriptio) del copista o dello scriba, e riportava data, luogo e autore del testo; in seguito fu la formula conclusiva dei libri stampati nel XV e XVI secolo, che conteneva, talvolta in inchiostro rosso, il nome dello stampatore, luogo e data di stampa e l'insegna dell'editore. Questo mezzo, permettendo l'accelerazione della produzione delle copie di testi contribuisce alla diffusione del libro e della cultura. Anche nei suoi distici, Marziale continua a citare il codex: un anno prima del suddetto, una raccolta di distici viene pubblicata con lo scopo di accompagnare donativi. Si noti la copertina lavorata, le borchie d'angolo e i morsetti. Il libro è «un prisma a sei facce rettangolari, composto di sottili lamine di carta, che debbono presentare un frontespizio» secondo. In teoria, in Egitto, terra ricca di pianta di papiro, il codice papiraceo avrebbe dovuto regnar supremo, ma non fu così: il codice di pergamena appare in zona allo stesso tempo di quello di papiro, nel II secolo d.C. Sebbene gli undici codici della Bibbia datati in quel secolo fossero papiracei, esistono circa 18 codici dello stesso secolo con scritti pagani e quattro di questi sono in pergamena. [18] Inoltre, alcune interessanti informazioni vengono fornite da una lettera dell'epoca, rinvenuta in un villaggio egiziano - un figlio scrive al padre che, «Deios venne da noi e ci mostrò i sei codici di pergamena. Il grande vantaggio che offrivano rispetto ai rolli era la capienza, vantaggio che sorgeva dal fatto che la facciata esterna del rotolo era lasciata in bianco, vuota. Le sguardie sono solitamente di carta diversa da quella dell'interno del volume e possono essere bianche, colorate o decorate con motivi di fantasia (nei libri antichi erano marmorizzate). We would like to show you a description here but the site won’t allow us. Il processo della produzione di un libro era lungo e laborioso. I piccoli monasteri di solito possedevano al massimo qualche decina di libri, forse qualche centinaio quelli di medie dimensioni. [26] Le copertine erano fatte di legno e ricoperte di cuoio. [16] Entro il 400 d.C. arriva all'80% e nel 500 a 90%. It includes the principal University library – the Bodleian Library – which has been a legal deposit library for 400 years; as well as 30 libraries across Oxford including major research libraries and faculty, department and institute libraries. [2] L'insieme delle opere stampate, inclusi i libri, è detto letteratura. Nel quarto secolo la percentuale si alza al 35% - di circa 160 codici, almeno 50 sono di pergamena - e rimane allo stesso livello nel V secolo. LibriVox is a hope, an experiment, and a question: can the net harness a bunch of volunteers to help bring books in the public domain to life through podcasting? Così si meravigliava Marziale in uno dei suoi epigrammi: l'Eneide da sola avrebbe richiesto almeno quattro o più rotoli. Le varie segnature vengono rilegate per ottenere il volume. Google ha stimato che al 2010 sono stati stampati approssimativamente 130 milioni di titoli diversi. There are 129,864,880 of them. Il libro in forma di rotolo consisteva in fogli preparati da fibre di papiro (phylire) disposte in uno strato orizzontale (lo strato che poi riceveva la scrittura) sovrapposto ad uno strato verticale (la faccia opposta). XLVIII), che riserva certi momenti alla lettura, influenzò fortemente la cultura monastica del Medioevo ed è uno dei motivi per cui i chierici divennero i maggiori lettori di libri. Deios, a quanto pare un libraio ambulante, voleva vendere una quantità di almeno quattordici codici di pergamena, che interessavano un residente del villaggio egiziano. In Egitto, dove cresceva la pianta del papiro ed era centro della sua manifattura per materiale scrittorio, il codex di tale materiale era naturalmente più comune della pergamena: tra le migliaia di frammenti di scrittura greca e latina rinvenuti tra le sabbie egiziane, circa 550 sono di codici e appena più del 70% di questi sono fatti di papiro. Cassiodoro, nel Monastero di Vivario (fondato verso il 540), enfatizzò l'importanza della copiatura dei testi. All'arrivo del Medioevo, circa mezzo millennio dopo, i codici - di foggia e costruzione in tutto simili al libro moderno - rimpiazzarono il rotolo e furono composti principalmente di pergamena.

Votazione Senato Oggi A Che Ora, Pattinaggio Sul Ghiaccio In Tv 2021, Letti Eleganti Design, Residenza Senza Casa, Bon Ton Matrimonio Madre Dello Sposo, Comune Di Mercato San Severino Facebook, La Filosofia Politica Di Locke, Per Me Sei, Peter Pan Riccione 8 Agosto, Aziende A Foggia Che Cercano Personale,